VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862
Conti relatore. Per incarico dell'uffizio I riferisco sulla elezione del presidente d'appello Rusconi Pietro, fatta nel collegio di Erba.
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nel tempo utile, per disposizione della legge elettorale esse debbono essere ritenute legali, salvo a correggerle nelle successive modificazioni da
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; secondariamente le cose nel medesimo dette sono vaghe ed accennano semplicemente a pratiche usate dal Basile e da suoi amici ed aderenti per
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cui avvenne la sua elezione, cioè al 13 luglio, vacava un posto fra quelli che la nostra legge elettorale permette di occupare ai magistrati nel
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In quanto poi ai due fatti accennati nel processo verbale, l'ufficio trova che ogni protesta contro la giustezza
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tribunale del circondario in copia munita dell'attestazione di conformità all'originale dei membri dell'ufficio, nel mentre che l'originale deve essere
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L'ufficio I venendo nel parere di coloro i quali pensano in questa maniera, vi propone l'annullamento dell'elezione fatta dal collegio d'Erba nella
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precisamente prima, essendochè quella era la prima nel tempo, e perciò era necessario fosse approvata o annullata prima della presente.
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Di questa protesta non è fatto cenno nel verbale della sezione centrale, il nome non è vidimato a autenticità della firma. Vi ha di più; siccome
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delle liste elettorali debbe farsi prima della votazione nel modo che la legge prescrive, e che fatta dopo non debbe avere valor legale.
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Il V ufficio, ritenendo il fatto che realmente nel giorno in cui ebbero luogo le operazioni elettorali, la Sicilia, e così il collegio di Acireale
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Intervennero al primo squittinio 155 elettori, ed i voti furono distribuiti nel seguente modo: il signor Mattia Montecchi ebbe voti 63, Federici
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Niuno dei candidati ottenne il numero dei suffragi dalla legge prescritto per essere proclamato deputato nel primo scrutinio. Si procedette alla
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Da queste ordinanze, che si potranno mettere in confronto d'altre pubblicate sotto il despotismo, la Camera vedrà s'io era nel vero e s'io ho colle
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In questa protesta i 44 elettori si lagnano di molte irregolarità che seguirono nell'elezione; aggiungono che il signor Siculi non era nel numero nè
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Nel secondo scrutinio il cavaliere Prati ottenne voti 202, il signor De Flaminiis 4…
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Ricciardi. Signori! ad onta dello sdegno che mi bolle nel cuore, io cercherò di esser tranquillo, ma voi dovete ascoltarmi ed ascoltarmi pacatamente.
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maggioranza parlamentare deve dare al Ministero affinchè esso abbia la sua piena autorità morale nel paese.
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trovare la sua forza nell'opinione universale, esso debbe avere una sicurtà nel Parlamento, e quando io dico il Parlamento intendo più
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Che cosa avvenne? Avvenne che questa condizione di cose, che l'opinione, che fu generale nel paese ed in Europa, dell'influenza per cui si era
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Io non posso a meno di muovere in oggi al signor ministro il rimprovero che egli abbia lasciata perdere nel limbo degli uffici una legge che credo
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che questa legge non fu proposta nel modo in cui si propongono i grandi atti politici. Allorquando un ministro propone un atto politico di una così
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attribuirgli un'autorità morale, la sicurtà del Parlamento. Nel Parlamento potevano esserci divergenze intorno al giudizio sulle persone, ma le divergenze
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Dirò ora una parola della politica nel Parlamento. Io domanderò ai signori ministri, domanderò a tutti se i lavori del Parlamento siano proceduti
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La politica costituzionale e moderata, quando sta nel vero suo spirito, è una politica essenzialmente conciliativa. Un grande atto di conciliazione
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complesso della politica del Ministero nella sua formazione, nel contegno che ha tenuto verso i partiti, nell'aver lasciato scadere l'autorità del
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Sono certo che in un momento nel quale in Europa parmi veder manifesta la propensione dei Governi a combattere lo spirito delle istituzioni
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Non tema la Camera che io voglia dilungarmi nel ricordare questo esempio; sarò breve.
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Tre deputati verso la fine di agosto sono arrestati a Napoli, ove regge la cosa pubblica in qualità di commissario straordinario, come nel 1849 a
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oltremarine, tornato nel 1848 aveva con valore più unico che raro condotto contro i nemici della patria, a cimenti disuguali sì, ma coronati da splendido
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Io dichiaro che non intendo addurre quella copia di ragioni e quella diffusione di linguaggio che sarebbero forse utili ed opportune nel foro e
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«Nessun deputato può essere arrestato fuori del caso di flagrante delitto, nel tempo della Sessione, nè tradotto in giudizio in materia criminale
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Ora, nel caso nostro, dove sono i testimoni? Dove la pubblica emozione? Dov'è il corpo del reato esposto alla vista di tutti?
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risposto che era stata spedita nel suo originale al Ministero a Torino.
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perchè ripartisse il vapore per Genova; venne arrestato esso pure. Domando ove sia la flagranza nel caso del deputato Calvino.
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Lasciate che vi dica che il generale La Marmora nel bando col quale, sotto data del 24 agosto, aveva proclamato lo stato d'assedio, aveva dichiarato
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Questa è una questione importante, o signori. Nel 1832, sulla base delle antiche leggi, due ordinanze reali posero in istato d'assedio alcune
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Quanto allo stato d'assedio posto nella città e provincia di Sassari nel 29 febbraio, se non erro, del 1852, la Camera subalpina se ne occupò in
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parte del regno. La prima dichiarazione che denunziò nel 1689 il re Giacomo II stigmatizzò il suo tentativo di sovvertire le leggi e le pubbliche
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Io nego nel modo più assoluto questa necessità che è il rimedio dell'empirismo politico.
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Sta dunque che nel 1852 l'onorevole Rattazzi era in massima contrario allo stato d'assedio; sta che i termini assoluti dell'articolo 2 del decreto
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Signori, il potere esecutivo era armato più che a sufficienza per far fronte a qualunque occasione straordinaria potesse sorgere nel regno d'Italia
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, che trasformarono il piccolo regno di Sardegna con 5 milioni nel grosso regno d'Italia con 22 milioni, e consacrarono l'impero dello Statuto con tutte
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delle guarentigie costituzionali, nel fatto sostenne che alcuni arresti, rimproverati come illegali perchè violavano l'articolo 26 dello Statuto, erano
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Signori, voi dunque vedete che la mancanza di ogni legislazione, di ogni giurisprudenza sullo stato d'assedio, di ogni precedente nel diritto
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Signori, la disapprovazione in Italia è universale; il Ministero è interamente esautorato, il paese è scuorato, nel paese s'è infiltrato un principio
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Dissi male, che non rimane più speranza al paese; gli rimane ancora speranza, ed è nel suo Parlamento. Ma dal Parlamento aspetta qualche grande atto
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portare scritto sulla propria bandiera da una parte Aspromonte, ossia, come l'onorevole Bon-Compagni diceva nel cominciare la sua interpellanza, una
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Accademia della crusca
